LE STORIE DEL MAESTRO PIERO
LA CHIAVE MISTERIOSA (5)
Uno alla volta tutti ebbero l’opportunità di aprire una porta, ci fu chi vi trovò dinosauri da corsa, chi tesori e lampade magiche, chi riuscì a cavalcare un triceratopo, chi incontrò Elisabetta Canalis e Cristian Vieri, chi addirittura doveva parare un rigore battuto da Adriano che però lo sbagliò calciandolo fuori, chi danzò con delle ballerine spagnole, chi capitò nel bel mezzo di una grande festa dedicata a San Cono, chi invece partecipò ad un concerto di Paolo Meneguzzi in compagnia di un nuovo fratellino da sempre desiderato, chi si trovò in un luogo fatato dove i pensieri si tramutavano all’istante in fatti reali, sia quelli belli che quelli brutti, chi, infine, incontrò strane creature chiamate “BATREEN”.
Tutti però, una volta rinchiusa la porta alle loro spalle, si ritrovarono nel corridoio con i compagni di sempre e il problema di come uscirne rimaneva più che mai aperto.
Porta dopo porta si era giunti alla fine del corridoio e sulla parete di fondo era improvvisamente comparsa una larga porta azzurra recante il numero 44 e sulla quale, a caratteri di fuoco, vi erano impresse queste parole:
Già c’era qualcuno che preso dall’angoscia si era dato ad un pianto dirotto, ora però la speranza ritornava. Il maestro afferrò la chiave misteriosa e, accompagnato dal coro dei bambini che scandivano i giri, la roteò per ben 23 volte nella serratura, ma quando fece per aprire la porta, niente da fare, sembrava inchiodata.
“Eppure l’ho girata 23 volte come c’è scritto, ma che si deve fare?”.
Tuonò il maestro furibondo più che mai. Fu a questo punto che Giada ebbe un’idea geniale e luminosa:
“Maestro”, parlò sicura, “credo d’aver capito, la scritta dice: VOI FARETE, quindi significa che ciascuno di noi deve farle compiere un giro nella serratura, tu da solo non basti!”.
Sembrava un ragionamento logico per cui si decise all’istante di mettersi alla prova, iniziò il maestro poi ciascuno, pieno di rinnovato entusiasmo, fece la propria parte girando la chiave nella giusta direzione.
Senza alcun rumore al termine dell’operazione, la porta si aprì e… che emozione, finalmente si sarebbe svelato il mistero della chiave. Dove ci avrebbe portato? Quali meraviglie ci sarebbero ancora apparse?
Al primo sguardo si manifestarono in tutti sentimenti di incredulità e delusione, l’ambiente che ci appariva aveva un aspetto assai familiare, appesi alle pareti c’erano grandi cartelloni vivacemente colorati del tutto uguali ai nostri, una serie di giornalini intitolati “IL NIDO DEI PASSERI” con le copertine del tutto simili alle nostre, un cartellone coi ritratti di bambini che avevano i nomi identici ai nostri, ma sì, era la nostra aula, gira e rigira eravamo finiti al solito posto, nella nostra solita aula.
Allora? Tutto questo vagare, tutto questo mistero e tutte le nostre attese finiscono qui?
“No!”, si udì forte la voce del maestro, “non finiscono qui, questo non è che l’inizio di un’altra avventura e poi di un’altra ancora e, se lo vogliamo, di tante altre, perché è qui che nascono le nostre fantasie, le nostre storie e il nostro lavoro. Se ciascuno di noi si impegnerà a girare la chiave che è nel suo cuore e nella sua mente, e che tutti possediamo, la porta che dà sul mondo della realtà e su quello della fantasia, si aprirà sicuramente e tutti insieme potremo affrontare quella grande avventura che si chiama “vita” e, siatene certi, non finiremo mai di stupirci. Coraggio, dunque, l’avventura continua più che mai!”.
(Fine)
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