Buongiorno amici di Sanmauropascolinews.it, continuiamo a raccontarvi la storia del nostro San Mauro Pascoli, e oggi vogliamo parlarvi del libro “RICERCHE SU SAN MAURO E IL SUO TERRITORIO” scritto nel 1985 dalla Dott.ssa SUSANNA CALANDRINI.Questa pubblicazione è stata a suo tempo possibile grazie al Comune di San Mauro Pascoli e alla Banca Popolare di Cesena.
Prima però dobbiamo fare una doverosa precisazione: nella precedente descrizione del libro “SAN MAURO PER IMMAGINI” abbiamo omesso di citare i nomi di RITA TREBBI e PIERO MARONI i due autori del libro, ai quali porgiamo le nostre scuse.
Da leggere la presentazione di Piero Maroni allora Assessore ai Servizi Culturali e la premessa dell’autrice Dott.ssa Susanna Calandrini.
Stiamo parlando di un libro molto interessante di un centinaio di pagine, nel quale in maniera articolata vengono descritte le prime testimonianze in Romagna, descritti gli insediamenti del nostro territorio fino ad arrivare ai ritrovamenti nel nostro Comune.
Molto importanti le “schede archeologiche” dei ritrovamenti nel comune di San Mauro che riepilogate in maniera organica ci danno una visione completa dei luoghi del nostro territorio che per primi sono stati oggetto di insediamenti.
Indubbiamente noi pensiamo sarebbe molto importante aggiornare le “schede archeologiche” con i nuovi ritrovamenti e perché no, dopo questi aggiornamenti ristampare il libro.
Per la ristampa dobbiamo valutare diversi aspetti ma ci stiamo pensando.
Susanna nel libro racconta di ritrovamenti addirittura preistorici, cinque cuspidi di selce (punte di frecce) nell’alveo del fiume Uso.
Il nostro territorio e la Romagna era indubbiamente il confine nord della civiltà Romana, confine continuamente minacciato dalle invasioni celtiche e barbariche.
La nostra zona era coperta dalla “Selva Litana” una fitta foresta che si estendeva dai nostri piccoli fiumi fino al Po.
Addirittura secondo l’antico biografo romano Svetonio Tranquillo nel 49 a.C. Giulio Cesare quando decise di attraversare il confine di Roma smarrì la strada nella Selva Litana, e solo all’aurora riuscì a ritrovare la via.. Oltre alla “Selva Litana” il nostro territorio era caratterizzato dallo “Stagno Padusa” una vasta palude della quale non resta più traccia a seguito delle opere di bonifica.Importante l’organizzazione Romana con la centuriazione del territorio riminese, cesenate, la valle del Savio e la via Emilia.
Relativamente alla centuriazione del territorio di San Mauro Pascoli Susanna, anche in presenza di un territorio degradato avanza due ipotesi A e B, entrambe molto interessanti.
Le due ipotesi si basano su quel che resta e sugli incroci dove sorgevano tempietti dedicati agli Dei compitali protettori degli incroci stessi, e sopravvissuti sotto forma di cellette o piccole croci.
Nella prima ipotesi “A” fa riferimento al carattere orientato del paesaggio che completa il reticolo centuriale del cesenate e prende in considerazione rettifili stradali, vie campestri e sentieri disposti in direzione nord-sud (cardini) e ovest-est (decumani). Individua alcuni percorsi e incroci con costruzioni, le quattro strade e la Torre. La Torre e la Torretta alla cagnona antico convento e oggi casa rustica, la via Tosi e la via Bastia.
Nella seconda ipotesi “B” esamina le costruzioni e le distanze tra la celletta di via Rio Salto e l’oratorio di San Felice all’Alberazzo, in effetti sono circa 735 metri pari alla misura di una Centuria.
Per una miglior comprensione della centuriazione di San Mauro Pascoli alleghiamo alcune pagine del libro con le ipotesi realizzate dalla Dott.ssa Susanna Calandrini.
RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI NEL NOSTRO COMUNE:- Anno 1949 imponente cippo miliare augusteo rinvenuto nel Podere Poggio alto 2,80 metri, segnava la distanza tra Rimini e San Vito e conferma il passaggio della via Emilia da San Vito e San Mauro. Attualmente il miliare è conservato nel Lapidario del Museo Archeologico di Rimini ma sarebbe opportuno tornasse nel Parco Archeologico recentemente inaugurato presso il ponte Romano di San Vito
- Anno 1949 contestualmente al cippo miliare rinvenuti i resti di un monumento sepolcrale. Conservato nel museo civico di Rimini
- Anno 1969 Stele Funeraria del IV sec. d.C. rinvenuta presso le scuole delle Selve. Conservata nel Municipio di San Mauro Pascoli
- Anno 1933 Podere Fontanella tenuta la Torre, sulla sponda sinistra del fiume Uso Domus di età Imperiale Romana. Non risulta che il materiale sia stato asportato.
- Secolo XVIII l’erosione del fiume Uso scopre una fornace Romana con anfore e mattoni. Notizia da una lettera del savignanese Bartolomeo Borghesi
- Anno 1950 Podere Anna Maria in via Bellaria, durante lavori di bonifica scoperte tombe di epoca romana. Lastroni in cotto contenente lo scheletro di un fanciullo. Reperti consegnati al direttore della Biblioteca Gambalunghiana
- Anno 1963 via Pascoli casa di Dino Gridelli durante lo scavo per interrare cisterna, rinvenute tombe alla cappuccina di età Imperiale, anfore e tazze.Conservate nel museo di San Giovanni in Compito, il 24/3/1978 oggetto di furto
- Anno 1955 fornace Ricci tra San Mauro Pascoli e Savignano, nel corso di scavi rinvenuta tomba alla cappuccina con frammenti fittili di epoca romana imperiale. Luogo di conservazione ignoto
- Anno 1845 via Bastia e podere Montesi, rinvenuta tegola bollata “Cnaei Corneli Sabini” e laterizio bollato “APOL IV ST”.Luogo di conservazione ignoto
- Anno 1948-1949 Podere Spezzati tra il Gualdo e la Ca’ Savina lungo la sponda sinistra del fiume Uso, e Podere Cima. Testimonianze durante le arature di frammenti di tombe alla cappuccina. Frammenti di ossa, tegole e fittili
Naturalmente in questo elenco non sono compresi gli ultimi importanti ritrovamenti rinvenuti negli ultimi 40 anni, ricordiamo gli insediamenti del Neolitico e la fornace Romana venuti alla luce durante la realizzazione del Canale Emiliano Romagnolo.
CONCLUSIONE:Questo libro è praticamente introvabile, ma attenzione è DISPONIBILE PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI SAN MAURO PASCOLI.
Un ingraziamo alla Dott.ssa Susanna Calandrini per la realizzazione di questo testo.
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