La sesta edizione della Torre d'Oro va a Nicola Domeniconi. Sammaurese, 36 anni, musicista, diplomatosi in contrabbasso al conservatorio di Firenze, ha compiuto numerose tournee internazionali (Giappone, India, U.S.A, Sud America, Russia, Turchia), suonando al cospetto dei principali direttori d'orchestra mondiali (Muti e Abbado) e artisti del contrabbasso (uno per tutti: Eugene Levinson, primo contrabbasso dell'orchestra di New York). La serata di premiazione è prevista venerdì 25 giugno alle 21,00 nel Giardino di Casa Pascoli.
La Torre d'Oro è un riconoscimento che il Comune di San Mauro assegna da sei anni a giovani sammauresi che si siano distinti nella musica, nell'arte, nello sport, nello spettacolo, nella medicina e in qualsiasi altra importante disciplina. Si tratta di un chiaro riferimento al luogo pascoliano, la Torre, testimonianza delle radici identitarie da cui trae spunto: appunto il paese di San Mauro Pascoli. Questi i vincitori delle edizioni passate: anno 2005 Augusto Modigliani (cineasta) e Simone Pasolini (ciclista); anno 2006 Cristiano Protti (giocatore di boccette) Andrea Pellacani (medico); anno 2007 Katia, Mirco e Moreno Foschi (musicisti); anno 2008 Massimo Manzi (lavora nel governo del Costarica); anno 2009 Alessandra Simone (artista e acrobata circense).
Chi è Nicola Domeniconi.
Nasce il 5 febbraio 1974. Il padre di Nicola si era dedicato per anni allo studio del contrabbasso e aveva poi abbandonato per la difficoltà di acquistare lo strumento. Un desiderio giovanile non realizzato, rimasto nel cuore. Per questo a casa Domeniconi era nata la leggenda del contrabbasso, come di uno strumento che prima a poi qualcuno in famiglia, da musicista con la emme maiuscola, avrebbe suonato al altri livelli.
Il contrabbassista in questione risponde al nome di Nicola Domeniconi, lanciato recentemente alla ribalta nazionale dalla foto di copertina e dall’articolo di “Amadeus” con il CD allegato contenente i quintetti di contrabbasso di Luigi Boccherini magistralmente incisi da “La Magnifica Comunità” una formazione cameristica autorevole e pluripremiata con cui Nicola collabora felicemente da tempo. Nicola si è imposto grazie alle sue eccellenti doti naturali e ai maestri d’eccezione che ha incontrato sul suo cammino artistico.
Ma cominciamo dall’inizio.
A cinque anni Nicola ha il suo primo approccio alla musica con una tastierina giocattolo, su cui passa ore e ore. Poi sulle orme del fratello maggiore è attratto dal flauto dolce, ma presto si converte all’idea del flauto traverso e, quando a 12 anni viene consigliato allo studio da Alessandro Bugli, professore di musica alla scuola media, le sue intenzioni sembrano ormai definite.
Viene allora portato da Ezio Foschi, direttore della banda musicale di San Mauro, che lo orienta al clarinetto. Nicola accetta di buon grado il nuovo strumento e in soli due anni di studio al liceo musicale di Forlì acquisisce una buona tecnica che gli consente di suonare in banda.
Poi, durante un campeggio estivo in montagna, scopre la chitarra e si butta a studiarla. Intanto un gruppo di ragazzi sammauresi decide di dar vita ad un complessino rock, coinvolge Nicola e gli affida d’ufficio il basso elettrico e lui accetta di buon grado.
Comincia ad apprezzare anche la musica jazz e a 18 anni, con la complicità del padre, compra un contrabbasso sena arco per suonarlo esclusivamente “pizzicato”.
Ma la svolta definitiva è a 19 anni. Conseguita la maturità classica, Nicola si iscrive al Lingue straniere all’Università di Bologna e, senza eccessiva convinzione, parallelamente chiede l’ammissione alla classe di contrabbasso in Conservatorio bolognese.
Qui, con suo sommo stupore supera l’esame classificandosi primo tra numerosi candidati. Scattano nuovi stimoli e Nicola inizia determinato il percorso di studio del contrabbasso.
Due anni dopo conosce Alberto Bocini, primo contrabbasso al Maggio Musicale Fiorentino che riesce ad entusiasmarlo a tal punto da fargli abbandonare gli studi universitari in funzione di un suo impegno esclusivo al contrabbasso.
Così nel 1996-97 studia a Milano sotto la guida di Bocini e successivamente alla scuola di musica di Fiesole; vince una borsa di studio per frequentare a Bologna i corsi di alto perfezionamento dell’Orchestra Toscanini e viene in contatto con i primi contrabbassi di orchestre internazionali.
Nel 1998 Nicola fa amicizia con Selvino Censi, contrabbassista classico di Gatteo, che aveva suonato per 35 anni nell’Orchestra Filarmonica del Lussemburgo ed accoglie Nicola a lezione preparandolo a concorsi ed audizioni.
In quell’anno Nicola partecipa ad un’audizione per accedere all’Orchestra giovanile Europea istituita da Claudio Abbado con sede a Vienna, composta dai migliori giovani strumentisti europei. L’esito è positivo e nella primavera del ’99 Domeniconi si ritrova in tournee in Svizzera e conosce gente che suona nelle migliori orchestre del mondo; in particolare entra in contato con Rainer Zepperitz, il leggendario primo contrabbasso dei Berliner Philarmoniker che gli offre di seguirlo negli studi all’università delle Arti di Berlino. La frequentazione di Zepperitz rappresenta per Nicola l’esperienza della vita: perfeziona la tecnica strumentale e matura definitivamente a livello umano ed artistico. Intanto continuano le tournee con Abbado nel mondo, anche all’Avana dove Fidel Castro, al termine del concerto, si congratula con i musicisti uno ad uno.
Nicola si diploma in contrabbasso nel 1999, al conservatorio di Firenze perfezionandosi successivamente presso la Hochschule der Künste Berlin.
Incomincia a collaborare con l’Accademia di Santa Cecilia a Roma e con la Toscanini di Parma e l’Accademia della Scala a Milano come primo contrabbasso.
Nel 2001 vince il concorso internazionale indetto dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e comincia la sua attività stabile.
Assieme all’impegno sinfonico e operistico, Domeniconi intraprende una serie di attività cameristiche fra cui va segnalata la collaborazione con Gruppo barocco Modo Antiquo.
Col gruppo suona e registra prime assolute di opere vivaldiane appena ritrovate ad Ambroney in Francia e a Santiago de Compostela in Spagna.
Con l’Orchestra G.Verdi diretta da Riccardo Chailly partecipa all’inaugurazione dell’auditorium Verdi a Milano nel 2001.; con l’Orchestra di Santa Cecilia, sotto la direzione di Myun Wuhn Chung nel 2003 suona l’Ottava Sinfonia di Mahler per l’inaugurazione del Parco della Musica a Roma.
Con Zubin Metha, che lo stima moltissimo, compie numerose tournee in Giappone, India, U.S.A, Sud America, Russia , Turchia.
Collabora con Riccardo Muti con le orchestre dell’Accademia della Scala e del teatro della Scala.
Nel 2008 conosce Eugene Levinson, 1° contrabbasso della New York Philarmonic che lo invita a suonare a New York.
Nel maggio 2009 suona a Firenze “ il crepuscolo degli dei “ di Wagner e immediatamente dopo è scritturato da Valencia Orquesta su suggerimento di Metha, per l’intera tetralogia wagneriana.
Di recente ha partecipato con vivo successo sotto la direzione di Osawa ad un concerto tenutosi nel duomo di Firenze e le prossime esperienze di lavoro lo vedono proiettato in nuove tournee in Europa, Cina, Giappone e Dubai.
Nicola, musicista completo, continua a coltivare il jazz con una band con cui ha registrato alcuni DVD; ha un trio di tango, partecipa a progetti di world music; organizza masterclass di canto insieme alla compagna Nicoletta Fabbri con cui ha arrangiato e inciso due CD. Infine si dedica alla costruzione di archi assieme all’amico Andrea Proietti, archettaio romano attivo a Cesena.
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