SAN MAURO PASCOLI - Il Comune di San Mauro Pascoli ha acquistato una serie di importanti documenti pascoliani relativi al periodo messinese, ora in dotazione al Museo di Casa Pascoli; nel contempo l’Accademia Pascoliana ha bandito una borsa di studio di 12 mila euro per un progetto di ricerca sull’opera del poeta sammaurese. Una iniziativa quest’ultima finanziata dal ricavato della vendita delle carte pascoliane appartenute al professore siciliano Giuseppe Sala Contarini, e messe a disposizione da Matilde Dillon Wanke, docente di Letteratura italiana all’Università di Bergamo, erede dell’archivio Sala Contarini. In altre parole: i soldi per l’acquisto dei documenti non sono andati al privato, bensì utilizzati creare una borsa di studio. L’elargizione ha l’intento di avviare i giovani agli studi pascoliani, sia in ricordo dello studioso, organizzatore di cultura quale fu il Presidente dell’Accademia pascoliana, Clemente Mazzotta, che aveva auspicato tale destinazione del fondo, sia per onorare la memoria della famiglia Sala Contarini.
I documenti del Fondo Contarini. Si tratta degli autografi di Pascoli, appartenuti a Giuseppe Sala Contarini, corrispondente del poeta dal 1900 al 1912, che compongono un consistente album di lettere, cartoline, biglietti, telegrammi, copie di telegrammi e documenti (il contratto con l’editore Muglia di Messina per la stampa della Mirabile Visione), fogli a stampa, due numeri de “Il Marzocco”, uno con dedica autografa, e ‘strisce’ di appunti di lezioni universitarie; una lettera di Alfredo Caselli, scritta di seguito ad una del Pascoli, del 30 dicembre 1902; un estratto Ricordi aneddotici e lettere inedite di Giovanni Pascoli (dalla «Nuova antologia», 1 aprile 1925), con dedica di Vittorio Cian e postilla alla fotografia «G. Pascoli sulla spiaggia di Messina fra discepoli».
Giuseppe Sala Contarini era nato a Girgenti nel 1876 e aveva completato gli studi a Messina, dove conobbe Pascoli come vicino di casa: ne fu influenzato al punto che, laureatosi in giurisprudenza e avviatosi alla professione legale, non volle rinunciare agli interessi letterari e s’iscrisse nuovamente all’Università, frequentando le lezioni di Pascoli e laureandosi in lettere con una tesi su Giovenale. Oltre che ‘discepolo’, il giovane procuratore divenne amico e agente finanziario del poeta e anche dopo il suo trasferimento a Pisa mantenne stretti rapporti d’amicizia e continuò a curare gli interessi del poeta in Sicilia.
La loro corrispondenza abbraccia con continuità gli anni messinesi, 1900-1903, e si fa ampiamente lacunosa ed episodica negli anni successivi, giungendo tuttavia con un’ultima, toccante, cartolina di Pascoli, 8 gennaio 1912, ad una data bassa, estrema, molto vicina alla vigilia della morte.
Il Sala Contarini conservò accuratamente questo materiale prezioso in un cassetto della sua scrivania, tra i ricordi personali, lasciandolo in eredità alle figlie gemelle Maria e Teresa, che per legami d’amicizia familiare hanno deciso di donarle a Matilde Dillon Wanke affinché le studiasse e le valorizzasse.
Nell’indice dell’Archivio Pascoli di Castelvecchio il nome di Sala Contarini compare come mittente di due lettere e di una serie di cartoline, che si sono rivelate numerose e fitte di notizie, più di quanto si potesse supporre dall’inventario: si arriva ad un totale di 24 testi, con cartoline fittamente scritte su tutti i margini, molte delle quali speculari rispetto alle missive pascoliane.
Nell’insieme il carteggio che si verrà a ricostruire riguarda non solo la materia prima degli interessi e dei ricordi personali, ma circostanze della vita privata e pubblica di Pascoli, spostamenti, viaggi, progetti, lavori, pubblicazioni.
La descrizione dell’epistolario è stata pubblicata sulla “Rivista Pascoliana” n.18 (2006) pp. 51-62 ; gli appunti autografi delle lezioni pascoliane sono stati presentati da Matilde Dillon Wanke al Convegno di Caen ( 2007), in un intervento su “Carducci e Pascoli professori” edito in “Transalpina”, n.10, 2007 Carducci et Pascoli. Perspectives de recherche, pp. 177-198.
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