Spazi ampliati per i medici di medicina generale e per la domiciliare
Arriva a Savignano il Cot, Centro operativo territoriale
Ampliamento e potenziamento in arrivo a Savignano sul versante della sanità. L’Ausl della Romagna ha candidato al Pnrr alcuni progetti che puntano a ridefinire gli spazi presso la Casa della Comunità “Santa Colomba”, a migliorare i flussi organizzativi dei servizi presenti e a realizzare una Centrale operativa territoriale.
I progetti dell’Ausl, già illustrati nel dettaglio ai componenti della Commissione Consiliare II, si inseriscono su due diverse linee di intervento, miglioramento delle infrastrutture e implementazione dell’organizzazione.
Sul fronte delle infrastrutture la Casa di Comunità "Santa Colomba" sarà oggetto di ridefinizione degli spazi interni per un totale di 400 mila euro di lavori, 200 mila per l’adeguamento antincendio e altrettanti per una profonda ristrutturazione finalizzata a una migliore integrazione del servizio di medicina di base e a una nuova sede per l’assistenza domiciliare, con termine lavori previsto entro il 31 dicembre 2025.
Un’altra parte di finanziamento riguarda la Centrale operativa territoriale che troverà sede in un edificio già esistente di proprietà dell’Azienda Ausl, annesso al fabbricato della Casa di Comunità "Santa Colomba". Si tratta di circa 180 mq. di superficie che necessitano di una completa ristrutturazione, con un quadro economico di 160 mila euro per la ristrutturazione e circa 150 mila per la dotazione tecnologica.
Sul versante dell’organizzazione, ulteriori investimenti riguardano il miglioramento dei flussi che saranno direzionati su due poli, quello materno infantile, in via Fratelli Bandiera dove sarà spostata anche la Pediatria di Comunità, e quello della cronicità in Corso Perticari. Qui il nuovo Ospedale di Comunità sta già dando ottimi risultati e diventa centrale tra i servizi territoriali rispetto a cui la Cot farà da managent. Gli investimenti organizzativi sono concentrati soprattutto in approccio di medicina “proattiva”, attraverso una struttura integrata in cui infermieri di comunità, ambulatori per la gestione delle cronicità, percorsi di dimissioni protette e integrazione con specialisti di medicina territoriale, aiutati dal supporto tecnologico della nuova Centrale operativa territoriale, comunicano per facilitare sempre di più la presa in carico del paziente, superando così il modello frammentario per il quale il cittadino si rivolge al medico di medicina generale, poi allo specialista, poi di nuovo al medico di medicina generale per la prescrizione, e via dicendo. Si tratta di un radicale cambio di prospettiva, che rende il medico di base vero e proprio case manager per l’assistito, grazie alla presenza di una struttura vicina alle persone e integrata.
Tale cambiamento è particolarmente importante per il Distretto del Rubicone, in cui su 92.853 abitanti, il 22 per cento supera i 65 anni e il 32 per cento delle famiglie è composto da nuclei uni personali. In uno scenario di progressiva prevalenza di persone non autosufficienti, anziane o disabili, con importanti necessità assistenziali, si rende urgente un importante recupero di efficienza dei servizi sanitari e socio-assistenziali. Nel Comune di Savignano sul Rubicone tale servizio assume un valore strategico sovra-distrettuale perché al confine con il Distretto di Rimini, zona con spiccata mobilità della popolazione tra i due Distretti e conseguente complicazione della ricomposizione assistenziale tra ambiti territoriali differenti. Da questo punto di vista, l’implementazione di un Cot consentirà di tracciare le transizioni da un luogo di cura all'altro o da un livello clinico assistenziale all'altro, fornire supporto ai professionisti e il raccordo con la rete dell’emergenza-urgenza.
“Non dobbiamo smettere di progettare e crescere – afferma il Vicesindaco di Savignano Nicola Dellapasqua -. Le potenzialità della nostra Casa della Salute garantiscono ai cittadini la prossimità dei servizi che in molti casi coincide anche con la effettiva possibilità di accesso alla cura. È un percorso progressivo e costante quello che stiamo facendo, che richiede un’attenzione continua rispetto ai bisogni dei cittadini da un lato e la conoscenza della complessità dei processi di cura dall’altro. Ringrazio l’Ausl per la competenza e la qualità del percorso messo in campo. Ora attendiamo fiduciosi gli esiti di questi progetti che fanno di Savignano uno degli snodi importanti della rete territoriale”.
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