Gli albergatori di San Mauro Mare scendono in campo con una esplicita richiesta: no alla tassa di soggiorno. A farlo è l’associazione ‘MareFuturo’ che raggruppa buona parte degli operatori del mare, che mette avanti le mani sull’ipotesi di applicare 1,50 euro al giorno per gli hotel a tre stelle, 1 euro per quelli a due stelle, appartamenti e residence, 0,50 euro per il campeggio, con l’esenzione per i minori e l’applicazione delle tariffe per i soli primi cinque giorni di permanenza.

“Siamo contrari all’eventuale della tassa di soggiorno nel nostro comune – afferma il presidente Franco Pantani – Il territorio è già molto provato dalla crisi economica e molto debole come offerta turistica, oggi non riesce a competere con località vicine che saranno per la prossima estate prive di tassa di soggiorno e il rischio che corriamo è di essere estromessi nell'offerta del mercato turistico della riviera. Abbiamo delle realtà anche a noi vicine perfettamente strutturate e con programmazioni di investimenti pubblici cento volte superiori al nostro. La crisi e la tassa di soggiorno potrebbero aggravare pesantemente la situazione del nostro turismo e fare scegliere ai fruitori località diverse dal nostro mare. Per questo motivo chiediamo alla nostra amministrazione di valutare attentamente gli effetti negativi che questa scelta potrebbe causare. Abbiamo assoluto bisogno di scelte mirate e programmate per salvare il turismo a San Mauro Mare; gli operatori hanno dimostrato in questi anni di voler contribuire alla pianificazione del comparto investendo con risorse e persone, dunque ci attendiamo che i nostri sforzi non vengano annullati da una scelta in questo momento non condivisa".