Cristiano Protti (nella foto) dopo 10 anni lascia la presidenza della Sammaurese calcio. Lo ha annunciato in una intervista in anteprima ieri sul Corriere Romagna, dove ha spiegato, non senza polemiche, i motivi della decisione. Nell’occasione è intervenuto ancora una volta nella diatriba campanilistica con la Savignanese calcio. Ecco l’intervista integrale.
Ha letto le risposta del presidente della Savignanese Marconi?
Certo. Mi ha fatto un piacere enorme, il sentimento è reciproco, e non mi interessa di conoscerlo.
Ma lei ce l’ha con lui?
Assolutamente no. Ho semplicemente fatto una constatazione statistica sugli ultimi 7 anni di calcio. A inizio stagione non hanno fatto altro che rimarcare il derby, di cui non vedevano l’ora di giocare. Per non parlare delle telefonate di sfottò di alcuni loro dirigenti da noi in sede. Come ho già detto i conti si fanno alla fine. E la classifica dice sammaurese 49, Savignanese 48. E per l’ennesima volta viene ribadita la nostra supremazia territoriale nel Rubicone.
Lei si è candidato è alle elezioni comunali con il centrodestra, si dimetterà da Presidente?
Probabilmente sì. Ma lo avrei fatto anche senza le elezioni.
Come mai?
Fare calcio a San Mauro è diventato impossibile. Per quattro anni abbiamo fatto i miracoli in serie D, adesso dico basta. È sempre più fatica sostenere una situazione di questo tipo e a questi livelli, sia dal punto di vista degli sforzi economici e delle energie.
Entriamo nel dettaglio.
L’amministrazione ci dà un contributo che da solo non è sufficiente a pagare le utenze delle strutture sportive. I comuni limitrofi danno sovvenzioni che sono quasi il doppio delle nostre a squadre di pari categoria. Non solo: in dieci anni il contributo a noi è stato pressoché dimezzato. Mettere mano ogni volta nel portafoglio è diventato sempre più gravoso per noi.
Quindi medita di lasciare.
Sì, e francamente mi dispiace prima di tutto per i 200 bambini delle giovanili della Sammaurese, rischiano di finire in strada. Questo è il rammarico più grande, a livello di paese. Mi auguro che l’amministrazione comunale riesca a trovare un altro imprenditore sammaurese che continui il nostro lavoro, che è prima di tutto un impegno sociale verso la collettività.
La sua non sarà una mera tattica elettorale?
Assolutamente no. La situazione è sotto gli occhi di tutti da anni. Avrei detto le stesse cose anche se non mi fossi candidato. Quello che dico oggi lo avevo già manifestato negli anni scorsi alle istituzioni comunali.
Quindi la Sammaurese rischia di sparire?
Per qual che mi riguarda è molto probabile.