Nicoli SimoneTra le note più liete dello spartito della Sammaurese, che domani affronta in trasferta la Correggese, c’è quella di Simone Nicoli. Non solo il baby classe 1998 non ha mai steccato, ma addirittura è stato uno degli interpreti protagonisti dell’inizio di stagione con prestazioni da orchestra sinfonica. Il culmine domenica scorsa al Macrelli quando il suo acuto è stato decisivo nella conquista dei tre punti contro l’ostica Trestina. È la sua prima rete in serie D, categoria assaggiata lo scorso anno con la maglia del San Marino.

“Dedico il gol ai miei genitori che mi sono sempre vicini e mi seguono anche in trasferta – esordisce il giovane – Diciamo che sono i miei primi tifosi”. Nicoli è apprezzato anche per la versatilità in campo, a volte impiegato come esterno difensivo sinistro di fascia, altre volte a metà campo dove ha dimostrato di avere gamba e fiato in abbondanza. “Per le qualità che ho prediligo l’impiego a centrocampo, anche se nelle ultime stagioni ho più giocato come terzino. Al di là della posizione in campo, l’importante è giocare, il dove poi lo decide il mister e a me va bene”. E se il suo rendimento è stato buono, soddisfatto a metà è per i risultati della squadra. “C’è un po’ di rammarico per i punti lasciati per strada. Le due sconfitte con Imolese e Montevarchi sono state immeritate, ma il calcio, si sa, è fatto così. L’importante è proseguire in questa direzione dove abbiamo dimostrato di poter competere con tutti”.

A dispetto dei 19 anni (li compirà il 12 ottobre prossimo), Nicoli ha già girato mezza Emilia e Romagna, con le giovanili a Ravenna, Virtus Faenza, Modena e Rimini, e l’esordio in prima squadra al San Marino. L’unico posto dove non ha giocato è quello dove è cresciuto e vive: L’Imolese. “Le nostre strade non si sono mai incontrate. Per adesso mi godo la Sammaurese, qui è come sentirsi in famiglia. Siamo una squadra molto giovane, che ha voglia di farsi largo tra tante corazzate. Raggiungere la salvezza non sarà facile, il livello del girone è piuttosto alto, penso però che abbiamo tutte le carte in regola con centrare l’obiettivo. E magari, chissà, ricoprire il ruolo di outsider”.