Logo SMP Mobile
Pascoli CarlinoI COMITATI SAMMAURESI PER AVERE LE SPOGLIE DI GIOVANNI PASCOLI “ZVANÌ”.*
GIOVANNI PASCOLI. SAN MAURO DI ROMAGNA 31/12/1855 – BOLOGNA 06/04/1912

Il 6 aprire ricorre il 113º anniversario della morte di Giovanni Pascoli “Zvanì”, con questo articolo vogliamo raccontarvi la storia dei comitati e i tentativi che i Sammauresi hanno attuato per portare a San Mauro Pascoli nel Mausoleo della Famiglia Pascoli i resti del nostro poeta Giovanni Pascoli “Zvanì” il nostro più illustre e conosciuto concittadino.

Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di Romagna il 31 dicembre 1855, muore a 56 anni nella sua casa di Bologna in via dell’osservanza il 6 aprile 1912.

La cerimonia funebre viene celebrata il 9 aprile nella Basilica di San Petronio.

Alla cerimonia partecipano tanti Sammauresi con in prima fila i rappresentanti del Comune e gli amici con i quali Pascoli aveva contatti epistolari.

I Sammauresi erano controllati a vista da un nutrito gruppo di Carabinieri in quanto si era sparsa la voce che erano intenzionati a portare la salma del poeta a San Mauro.

Perché le spoglie del poeta vennero portate a Castelvecchio di Barga, nonostante Giovanni Pascoli avesse espresso in più occasioni la volontà di essere sepolto a San Mauro presso i suoi cari.

Dalla poesia I Gigli: “guardando i gigli, alcuna ebbe un fugace ricordo; e chiede che Maria (la Madonna) mi porti nella mia casa, per morirvi in pace presso i miei morti”.

Da un colloquio con l’avvocato Lino Gori:

“Giovanni Pascoli lasciò erede universale la sorella Maria con un testamento redatto due giorni prima della sua morte, perciò io penso che la sorella Maria abbia abusato della inefficace facoltà mentale del fratello, forse inconsapevole di quanto stava deponendo in mano notarile”.

Nel 1962 In occasione del 50° anniversario della scomparsa del poeta, si tenne a San Mauro Pascoli un grande convegno con l’istituzione di un Comitato d’onore composto da persone di alto rilievo politico, economico, culturale, allargato ben oltre i confini locali.

In quella occasione fu nominato Presidente del Comitato l’onorevole Gino Zanini di Rimini esponente della D.C., al quale Ugo Gori insieme a Ruggero Tognacci chiesero di presiedere il neonato Comitato per il recupero della salma.

L’onorevole accettò molto volentieri la nomina e si impegnò a portare la questione in Parlamento con una interrogazione.

Passati gli entusiasmi dell'evento, non solo non mantenne la promessa, ma non si fece più vivo.

Arriviamo al 1965 quando Elmo Succi “Jaurès” Presidente della Fondazione Domus Pascoli propone di ricostituire il Comitato per la traslazione delle spoglie del poeta da Barga a San Mauro Pascoli.

Viene nominato presidente del comitato Ruggero Tognacci.

L’avvocato Lino Gori viene incaricato di rintracciare le volontà testamentaria di Pascoli, ma il recupero fu una grande delusione, la sorella Maria era, come già scritto, erede universale.

L’attività del Comitato subì una lunga pausa per la scomparsa il 24 febbraio 1966 del presidente Ruggero Tognacci, nel settembre 1966 viene nominato presidente lo stesso Gori e a sostenere questa battaglia c’erano: il Sindaco Oderzo Castagnoli, Elmo Succi “Jaurès”, Sante Franca, Aldo Ricci, Vittorino Canducci, Luigi Mazzotti, Giuseppe Gori, Fermo Fellini, Quarto Calandrini, Lino Gori, e Miriam Gori di Desio (MI) figlia dell'ex Console italiano a San Marino Giuseppe Gori.

Scrive l’avvocato Gori:

“E qui mi sovviene il pensiero di alzare protesta contro il negativo, mordente e sprezzante atteggiamento della Maria Pascoli, per noi oltremodo mortificante, misconoscendo vecchie amicizie, bollando a fuoco senza riserve il lembo di terra che le ha dato i natali”.

Impugnare il testamento era un’impresa disperata, a meno che non fossero d’accordo gli eredi del Poeta.

Nel mese di settembre 1967 nel centenario dell’uccisione di Ruggero Pascoli si tenne un convegno al quale vennero invitati gli eredi.

Il convegno si svolse nel teatro Novelli alla presenza di Pietro Nenni vicepresidente del Consiglio dei Ministri, invitato personalmente da Elmo Succi “Jaurès”.

I Pascoli alloggiavano alla Villa Verde a San Mauro Mare e Ugo Gori era incaricato di contattarli.

Ugo Gori ebbe un colloquio con alcuni degli eredi:

- la signora Lulù (figlia di Ida sorella del poeta) apprezzava le aspirazioni dei Sammauresi e intendeva essere sepolta a San Mauro accanto a sua madre, ma disse solleverete una delicata questione odiosa nei rapporti tra i Sammauresi e Barga

- Dott. Raffaele Pascoli il quale ritiene opportuno fare riferimento all’ultima documentazione e rispettare le ultime volontà del Poeta

- Don Luigi Pascoli che era sulla stessa posizione del cugino Raffaele

- Un fratello di Don Luigi “se i parenti sono d’accordo su quanto lei mi espone, io non intendo frapporre alcun ostacolo”

Nell'ultima seduta del 24 novembre 1967, il Comitato a cui si erano aggiunti Sanzio Tognacci figlio di Ruggero, e Nazario Ghinelli nipote di Ida Pascoli, si decise di inviare una lettera ufficiale a tutti i parenti del Poeta, e conservare nell’archivio comunale tutti i documenti relativi a questa vicenda.

Non ci sarà alcun seguito e con la scomparsa di Ugo Gori, della restituzione della salma da parte del Comune di Barga non se ne parlerà più.

Ad oggi i rapporti con Barga sono cordiali, importanti e molto collaborativi.

Riportiamo un breve stralcio di una lettera che Maria Pascoli ha scritto il 23 febbraio 1915 a Giuseppe Gori  (San Mauro di Romagna 8/12/1860 – 25/3/1937) Console italiano a San Marino, bisnonno di Giorgio Gori europarlamentare, ex sindaco di Bergamo:

“So che i sammauresi accusano me per non aver loro concesso Giovannino. Io li lascio sbizzarire

…Del resto troppe cose potrei dire e potrei mostrare tanti documenti. A che?”

Difficile non cogliere in queste poche righe un certo astio nei confronti dei sammauresi.

Mauro Rossi e Giuseppe Casadei

Mausoleo PascoliAllegata fotografia del Mausoleo della Famiglia Pascoli visitabile nel cimitero di San Mauro Pascoli,

questi i nomi incisi nelle lapidi:

Genitori di GIOVANNI PASCOLI: RUGGERO di GIACOMO SENIORE 23/3/1815-10/8/1867

CATERINA VINCENZI 12/12/1828 -18/12/1868

Ai genitori sono intestate due vie a San Mauro Mare.

Altri familiari: Giovanni di Venanzio, Vittoria Fattorini, Ferdinando di Giovanni, Giacomo di Ruggero, Ruggero di Giacomo Iuniore, Giacomo di Giacomo Iuniore, Margherita di Ruggero, Luigi di Ruggero, Ida di Ruggero, Raffaele di Ruggero Seniore, Ida di Ruggero ved. Berti, Nannina di Ida, Miriam di Ida, Lulù di Ida, Nazario Ghinelli di Ida.  

*Spunti dal libro “MEMENTO DOMUS PASCOLI” a cura di Gianfranco Miro Gori e Piero Maroni pubblicato nel 2010.

Buona Pasqua 2025 da Sanmauropascolinews.it

Pubblicato il 18.04.2025 - Categoria: Vignette

Annunci Google

LE STORIE DEL MAESTRO PIERO - IL LIBRO

Ultimi Commenti

Finalmente sono tornati! Vediamo cosa combineranno in questa nuova avventura aahahahahaBravo Moeri!...
Daniele Scarpellini ha inserito un commento in Primo Consiglio Comunale della nuova Amministrazione Guidi
Complimenti per la sua elezione ,Le auguro un ottimo lavoro.
hola ha inserito un commento in MITI E LEGGENDE DELL'ANTICA GRECIA
non è stato da aiuto☹️

Annunci Google

LE STORIE DEL MAESTRO PIERO - IL LIBRO

Ultimi Commenti

Finalmente sono tornati! Vediamo cosa combineranno in questa nuova avventura aahahahahaBravo Moeri!...
Daniele Scarpellini ha inserito un commento in Primo Consiglio Comunale della nuova Amministrazione Guidi
Complimenti per la sua elezione ,Le auguro un ottimo lavoro.
hola ha inserito un commento in MITI E LEGGENDE DELL'ANTICA GRECIA
non è stato da aiuto☹️