Molti di voi avranno visto nelle bacheche funebri di San Mauro Pascoli uno strano manifesto che ricorda il 115° anniversario della morte di Paolo Zavatta.
Paolo Zavatta è tragicamente scomparso il 22 agosto 1909 cadendo dal vecchio campanile del nostro San Mauro di Romagna.
Come era solito fare nelle giornate festive, era salito nella “Cella Campanaria” per suonare manualmente le campane, ma è stato colpito dal ritorno di una di esse ed è precipitato a terra infilzandosi in un palo di sostegno di una rete metallica.
Il familiari in particolare il nipote Giovanni Zavatta e la moglie Giovanna Soci “Scintilla” hanno conservato il manifesto funebre e i pronipoti Lorenzo, Giuseppe, Roberto, Elisabetta, Massimiliano, Miriam e Fiammetta, in collaborazione con Mauro Rossi, Giuseppe Casadei e le Pompe Funebri Magnani hanno deciso di ricordare il 115° anniversario della scomparsa con un manifesto dove è riprodotto proprio il manifesto originale del 1909.
Ci piace riportare il testo del manifesto che in poche parole descrive Paolo Zavatta:
“Sia pace all’anima di PAOLO ZAVATTA operaio buono religiosissimo tolto improvvisamente di vita per fortuita caduta dall’alto di questo campanile di San Mauro il 22 agosto 1909 in età di anni 41 e mesi 7 destando il compianto generale e lasciando la madre la moglie i figli i congiunti nell’estrema desolazione”.
Un testo che con parole semplici ma essenziali e profonde, racconta molto bene chi era Paolo Zavatta e tutta la drammaticità di quell’evento.
Un episodio del quale si è persa la memoria e che prossimamente ricorderemo anche con un pannello che sarà affisso proprio nel vecchio campanile dove è avvenuta la tragedia.
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