
Il 19 0ttobre 1985 dopo più di quarant'anni il nostro San Mauro ha ritrovato la sua voce, le sue CAMPANE.
Per oltre cent'anni con i loro rintocchi ora lieti, ora cupi hanno scandito la vita dei Sammauresi.
Nel vecchio campanile costruito nel 1841, quattro erano le campane che i Sammauresi guidati dall'Arciprete Don Pietro Bianchi avevano fatto fondere a Longiano nella fonderia dei fratelli Angelo e Giuseppe Balestra.
Delle quattro soltanto una, la più piccola, è rimasta intatta; le altre tre –due requisite nel febbraio 1944 durante la guerra ed una danneggiata- furono rifuse a spese dello stato nel 1952 dalla fonderia Bianchi di Varese.
Artefice della ricostruzione del campanile e delle campane è stato l'Arciprete DON LUIGI REGGIANI, al quale tutti i Sammauresi devono tanto.
Venuto a San Mauro nel 1936, parroco dal 1949 al 1985, e successivamente Canonico della Cattedrale di Rimini.
Grazie al suo tenace impegno che i Sammauresi hanno una nuova Chiesa, un nuovo Campanile, e possono nuovamente ascoltare il suono delle campane che da quattro sono diventate ben nove!!!
Questa la descrizione delle campane, le iscrizioni, le immagini apposte su ognuna in ordine di grandezza:

NUMERO 1 nota musicale FA
Dedicata a:
S. Mauro Vescovo, Beata Vergine Addolorata, S. Cono -immagini fuse-
Iscrizioni:
-Mauro Episcopo patrono coelesti dicata -dedicata al celeste patrono S. Mauro Vescovo-
-Ad quod opus ADOLPHUS VENTURI, AMIDEUS BAIOCCHI, MARIUS PISCAGLIA, collationem fecerunt -per quest’opera fecero dono ADOLFO VENTURI, AMEDEO BAIOCCHI, MARIO PISCAGLIA-
-Mater benigna respice fletus et preces supplicum et dimicantes tartari victrix tuere ab hostibus -Madre benigna guarda il pianto e le preghiere di chi ti supplica e tu vincitrice dell'inferno difendi dai nemici chi combatte-
-Tot poenis pressos et duro certamine fractos ad genitos Mater lumina verte pia -oppressi da tante pene affranti da una dura lotta o Madre rivolgi a noi tuoi figli gli occhi Misericordiosi-
FOND. CAV. UFF. PAOLO CAPANNI
CASTELNUOVO NE' MONTI R.E.
ANNO DOMINI MCMLXXXV JOANNE PAULO II PONT. MAX. JOANNE LOCATELLI ARIMINENSI EPISCOPO ALOYSIO REGGIANI PAROCHO
NUMERO 2 nota musicale SOL
Dedicata a:
S. Crispino e S. Luigi -immagini fuse-
Iscrizioni: i calzaturieri di San Mauro
GORI GIULIANO, POLLINI VITTORIO, FRATELLI VIOLACCI, CASADEI VASINTO, ROSSI SERGIO, BISACCHI FABIO, ROSSI ANTONIO E FRATELLI, MAGNANI GIOVANNI E FRATELLI, CAIMAN, ROSE MARY donarono
FOND. CAV. UFF. PAOLO CAPANNI
CASTELNUOVO NE' MONTI R.E.
ANNO DOMINI MCMLXXXV JOANNE PAULO II PONT. MAX. JOANNE LOCATELLI ARIMINENSI EPISCOPO ALOYSIO REGGIANI PAROCHO
NUMERO 3 nota musicale LA
Dedicata a:
S. Benedetto, Beata Imelde -immagini fuse-
Iscrizioni:
Pax et bonum -Pace e bene-
ELSA BALLANI in memoria dei genitori Dott. BENEDETTO – IMELDE BRASEY alla Chiesa di San Mauro donò.
FOND. CAV. UFF. PAOLO CAPANNI
CASTELNUOVO NE' MONTI R.E.
ANNO DOMINI MCMLXXXV JOANNE PAULO II PONT. MAX. JOANNE LOCATELLI ARIMINENSI EPISCOPO ALOYSIO REGGIANI PAROCHO
NUMERO 4 nota musicale SI
Dedicata a:
Gesù Crocifisso, Beata Vergine del Rosario -immagini fuse-
Iscrizioni:
-Mauro pont. Patrono coelesti a.d. MDCCCXLI ad quod opus rerum gerendarum moderatores scutos n. 260 erogarunt -al celeste patrono S. Mauro Vescovo a.D. 1841 per quest'opera gli amministratori civici erogarono 260 scudi-
-Ablatum tempore belli A.D. MCMXLIV restitutum publico sumptu A.D. MCMLII -requisita in tempo di guerra nel 1944 è stata rifatta a spese dello stato nel 1952-
-Laudo deum verum gentem voco – congrego clerum defunctos ploro – nimbus fugo festa decoro -lodo il vero Dio, chiamo il popolo, raduno il clero, piango i defunti allontano i temporali, rallegro le feste-
FONDERIA BIANCHI VARESE 1952
NUNERO 5 nota musicale DO
Dedicata a:
S. Michele Arcangelo, S. Antonio Abate, Crocefisso Addolorata -immagini fuse-
Iscrizioni:
-Ex aere turris veteris confl. A.D. MDCCCXLI et Virgini Perdolenti dicata -rifatta con il bronzo della vecchia torre nel 1841 dedicata alla Vergine Addolorata-
-Ablatum tempore belli A.D. MCMXLIV restitutum publico sumptu A.D. MCMLII -requisita in tempo di guerra nel 1944 è stata rifatta a spese dello Stato nel 1952-
-Audite omnes populi vocem Domini -ascoltate popoli tutti la voce del Signore-
FONDERIA BIANCHI VARESE 1952
NUMERO 6 nota musicale RE
Dedicata a:
S. Giuseppe, S. Sebastiano, S Pietro, Crocifisso -immagini fuse-
Iscrizioni:
-Sumptibus Petri Bianchi Arcip. A.D. MDCCCXLI Petro Apostolorom Principi dicatum -a spese dell'Arciprete Pietro Bianchi nel 1841 dedicata a S. Pietro principe degli apostoli-
-Ablatum tempore belli A.D. MCMXLIV restitutum publico sumptu A.D. MCMLII -requisita in tempo di guerra nel 1944 è stata rifatta a spese dello Stato nel 1952-
-Exalta vocem tuam quasi tuba -fa squillare la tua voce come una tromba-
FONDERIA BIANCHI VARESE 1952
NUMERO 7 nota musicale MI
Dedicata a:
Beata Vergine Immacolata, S. Rocco, Crocifisso -immagini fuse-
Iscrizioni:
FOND. CAV. UFF. PAOLO CAPANNI
CASTELNUOVO NE' MONTI R.E.
NUMERO 8 nota musicale MI
Dedicata a:
Spirito Santo, Gesù Redentore -immagini fuse-
Iscrizioni:
-Veni Sancte Spiritus emitte coelitus lucis tuae radium et reple cordis intima tuorum fidelium -vieni Spirito Santo manda dal cielo un raggio della tua luce e riempi i cuori dei tuoi fedeli-
-Adoramus te Christe et benedicimus tibi quia per Sanctam crucem tuam redemisti mundum -ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché per mezzo della tua Santa Croce hai redento il mondo-
FOND. CAV. UFF. PAOLO CAPANNI
CASTELNUOVO NE' MONTI R.E.
ANNO DOMINI MCMLXXXV JOANNE PAULO II PONT. MAX. JOANNE LOCATELLI ARIMINENSI EPISCOPO ALOYSIO REGGIANI PAROCHO
NUMERO 9 nota musicale FA
Dedicata a:
S. Giovanni, S. Francesco -immagini fuse: S. Maria Maddalena, Croce Gemmata, S. Giovanni Nep.-
Iscrizioni:
-Ex collatione populi anno MDCCCXXXXI conflatum Maria Magdalena irapostolus -dalle offerte del popolo nel 1841 -dedicata a- Maria Maddalena annunciatrice della risurrezione-
-Audio vox tua dulcis -ascolto la tua voce è dolce-
ANGELUS ET JOSEPH FRATRES BALESTRA CAESENAE FUNDEBAT 1841 -I FRATELLI ANGELO E GIUSEPPE BALESTRA FONDEVANO NEL 1841.
Il gruppo delle vecchie campane, oggi numerate con 4-5-6 e la 9 (unica originale del 1841) ci racconta l'origine delle campane di San Mauro.
Le scritte molto interessanti ci dicono che la fusione era stata a suo tempo così finanziata:
-la numero 4 con l'erogazione di 260 scudi da parte dei pubblici amministratori
-la numero 5 con il bronzo delle campane della vecchia torre campanaria
-la numero 6 a spese dell'Arciprete Don Pietro Bianchi
-la numero 9 con le offerte del popolo.
Di grande interesse l’iscrizione riportata sulla campana numero 5 testualmente “rifatta con il bronzo della vecchia torre nel 1841 dedicata alla Vergine Addolorata” questa iscrizione testimonia che anche prima del 1841 a San Mauro esisteva un campanile.
Vogliamo nuovamente ricordare e ringraziare sia i Sammauresi che con generose offerte hanno finanziato le nuove campane, sia l’arciprete Don LUIGI REGGIANI per l'impegno profuso in questa ricostruzione:
ADOLFO VENTURI, AMEDEO BAIOCCHI, MARIO PISCAGLIA, GORI GIULIANO, POLLINI VITTORIO, FRATELLI VIOLACCI, CASADEI VASINTO, ROSSI SERGIO, BISACCHI FABIO, ROSSI ANTONIO E FRATELLI, MAGNANI GIOVANNI E FRATELLI, CAIMAN, ROSE MARY, ELSA BALLANI.
Le campane sono entrate nella vita della cristianità tra il quinto e il sesto secolo, al servizio del culto Cristiano.
Utilizzate per chiamare i fedeli alle assemblee liturgiche, per esortare alla preghiera nelle principali ore del giorno, per celebrare le feste, per invitare al suffragio per i defunti.
Il vocabolo campana secondo Isidoro da Siviglia deriva dalla Campania, dove dal bronzo locale detto “campanum" si sarebbero fabbricate le prime campane.
Una delle prime officine si trovava a Nola e la leggenda ne attribuisce l'invenzione a S. Paolino Vescovo di quella città.
Anche in Cina le campane erano utilizzate nel quinto e sesto secolo e alcune di quelle sono presenti nei monasteri Buddisti.
Diverse le forme e le leghe utilizzate.
Inizialmente in ferro battuto di forma tubolare con un leggero allargamento in basso, poi in bronzo con una lega composta da quattro parti di rame e una di stagno con l'aggiunta di antimonio per rinforzare il suono.
Dal XII secolo si cominciò ad apporre sulle campane iscrizioni con nomi di Santi, l'indicazione dei benefattoti della fonderia, la data e frasi di intestazione e beneauguranti.
La Chiesa richiede che le campane siano benedette.
Il rito, le cui origini risalgono al secolo VIII, prevede che le campane vengano presentate al Vescovo da una madrina che recita una preghiera.
Il Vescovo provvede ad asperge le campane con “acqua lustrale” e ad incensarle. Questi gesti sono un richiamo e vogliono rappresentare il battesimo.
*Da un opuscolo di Egisto Domeniconi -Genga-.
AL CAMPÈNI di Guglielmo Mino Giovagnoli
Ho santój, tra e sònn
un scampanézz lizìr ad campèni,
suspòis tl'aria, ciutè de burbutladézz dal macchini,
di fes-ci di tréni,
di véul di aparécc t'é zil.
U m'à arcórd al dòni d'una volta,
e s'la su vòusa témida
u m'à détt che e Signòur u j è ancòura.
Riportiamo di seguito due “articoli" presenti negli antichi statuti di San Mauro attinenti al nostro racconto e alla rigogliosità del nostro territorio.
STATUTA SANCTI MAURI A.D. 1522
Libro terzo Rub. 30
De pena blasfemantis Deum vel Sanctos
Pena per chi bestemmia Dio e i Santi
A chi bestemmia o maledice Dio o la Madonna, è comminata una pena di 100 soldi. La bestemmia contro i Santi e le Sante comporta una pena dimezzata. Le quali pene il vicario farà depositare nello zocco del Comune. Chiunque sia in grado di denunciare un bestemmiatore, avendo un testimone degno di fede, ha diritto alla metà della pena.
Libro quinto Rub. 20
De pena non euntis ad sepulturam
Pena per chi diserta i funerali
In occasione dei funerali, almeno un uomo per famiglia deve recarsi alla casa del defunto o alla Chiesa, presenziare alla sepoltura, quindi ritornare alla casa del morto, sotto pena di 5 soldi. L'obbligo è limitato ai parrocchiani; per quelli di altre parrocchie la partecipazione è facoltativa.
Mauro, Giuseppe e Giorgio
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