SAN MAURO PASCOLI – Il gruppo consiliare de “La Rondine” attacca la manovra di bilancio varata dalla giunta Gori. Di seguito riportiamo la loro presa di posizione.
«Raddoppio dell’addizionale Irpef comunale dallo 0,2% allo 0,4 %, 890 mila euro di oneri di urbanizzazione e accensione di nuovi mutui per finanziare i 2 milioni di euro di opere pubbliche per il triennio 2007-2009. Ancora una volta l’amministrazione comunale di centro sinistra, per portare in pareggio il bilancio, ha scelto di mettere le mani nelle tasche dei cittadini raddoppiando il gettito dell’Irpef da 200 mila a 400 mila euro. Il Sindaco Gori ha dichiarato che in media sono “solo 40 € all’anno”. Peccato che si vadano ad aggiungere alle addizionali regionali e alle tasse del governo Prodi. Alla faccia della tutela delle fasce deboli visto che l’Irpef colpisce tutti in modo indistinto, soprattutto operai e pensionati.
Inoltre l’amministrazione non ha invertito la pratica di utilizzare una parte degli oneri di urbanizzazione, 500 mila euro, per ripianare i debiti del comune togliendoli in questo modo dagli investimenti. Ricordiamo che il nostro Comune ha una mole di debiti intorno agli 8 milioni di euro il che blocca gli investimenti visto che i soldi devono essere utilizzati per rimborsare gli interessi e il capitale sui mutui. Mutui che cresceranno ulteriormente visto che per il 2007 saranno accesi ulteriori 120.000 euro e per il 2008-2009 altri 800.000 euro. Il nostro bilancio è di oltre 7 milioni di euro e il 30%, circa 2 milioni di euro, è destinato alla spesa corrente cioè alla spesa per il funzionamento della macchina amministrativa. Occorrerebbe razionalizzare invece notiamo che tale spesa crescerà anche nei prossimi due anni. Secondo noi occorre incidere in modo forte e determinato sull’enorme debito comunale; la nostra proposta è quella di vendere le azioni di Hera ed una parte dei beni immobili di proprietà del Comune. In effetti il comune detiene 1 milione e 400 mila euro di azioni Hera che, se vendute oggi sul mercato, frutterebbero circa 5 milioni di euro. Basterebbe venderne una parte; come sarebbe sufficiente vendere alcuni dei 50 appartamenti detenuti dal comune. A detta dell’assessore Buda l’amministrazione ci avrebbe pensato ma non ha avuto il coraggio di prendere in mano la questione. Eppure in questo modo si abbatterebbe l’enorme debito del comune e si libererebbero le risorse per gli investimenti.
Si è invece preferito aumentare le imposte comunali e continuare ad usare l’edificazione del territorio come risorsa contabile. Fanno fare le opere pubbliche ai privati ma al prezzo di un numero sempre maggiore di appartamenti. Tali strategie non sono più sostenibili !
L’aumento a dismisura del gettito derivato dagli oneri di urbanizzazione dimostra che la realizzazione degli appartamenti serve a finanziare la spesa pubblica e che ciò ha portato a tenere in considerazione solo la quantità e non la qualità delle costruzioni. Chiediamo all’amministrazione un cambio di marcia per il prossimo bilancio; altrimenti il prossimo anno, con la gestione diretta del catasto, il Comune inciderà anche sull’ICI che potrà essere compensata solo da una taglio drastico del debito comunale.» Gruppo consiliare La Rondine
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