SAN MAURO PASCOLI - Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Fabio Dellamotta, esponente del Pdl eletto in consiglio provinciale di Forlì-Cesena.
«Ringrazio tutti gli elettori di San Mauro Pascoli e di Gatteo che per la seconda volta mi hanno confermato la fiducia, garantendomi col loro voto l'elezione al Consiglio provinciale in rappresentanza dei due comuni. Farò del mio meglio per rappresentare i cittadini, cercando di rappresentarli tutti, anche quelli che non mi hanno votato. Non è stato facile, in quanto il Pd ha presentato in contrapposizione un pezzo da 90, l'ex sindaco di San Mauro Luciana Garbuglia, politico di valore, che è stata un sindaco con molto seguito. Ma la Garbuglia, pur aumentando i voti del suo partito, non è stata eletta.
Si dice però che il presidente della provincia Bulbi, fregandosene del voto popolare, la nominerà comunque assessore in provincia, anche se non è stata eletta, come assessore esterno. Ebbene, visto che, da avversario, riconosco alla Garbuglia forza e coraggio, ci dimostri anche coerenza e onestà con quanto lei ha stabilito per San Mauro. Infatti, nel comune che lei ha amministrato, lo Statuto Comunale che lei ha voluto e applicato, prevede all'art 21, comma 1, che il Sindaco può chiamare in giunta come assessore esterno (cioè non eletto dal consiglio) chi vuole, purché non abbia partecipato come candidato alle elezioni comunali. La ratio di questa norma è chiara: non si può chiamare come assessore esterno in giunta chi è stato bocciato dagli elettori. Una norma in vigore dal 1992 nel comune che la Garbuglia ha amministrato come Sindaco per nove anni. E che non ha cambiato, evidentemente ritenendola giusta.
Ripeto per essere ancor più chiaro: a San Mauro il sindaco può chiamare in giunta qualunque consigliere eletto, oppure può chiamare cittadini illustri per meriti ecc, purché non abbiano partecipato come candidati alle elezioni del Consiglio Comunale in carica. Cioè non siano stati bocciati dagli elettori. Quindi, se fosse in vigore lo statuto che lei ha dato ai sammauresi, la Garbuglia non potrebbe fare l'assessore in provincia.
Una norma così però non esiste in provincia quindi formalmente Bulbi potrebbe chiamare la Garbuglia in giunta, ma io credo che non sarebbe una bella cosa che la Garbuglia svicolasse in questo modo, credo che moralmente la Luciana abbia l'obbligo morale appunto di rispettare le regole che lei stessa ha dato ai suoi concittadini di San Mauro. Altrimenti verrebbe da pensare che le regole vanno bene solo per gli altri, che tutti siamo uguali ma i più furbi e potenti sono più uguali degli altri, e si può benissimo calpestare le regole che si sono scritte per gli altri. Mentre per sé si procede come meglio conviene.
Non credo che in questo caso la Luciana Garbuglia farebbe una bella figura. Perciò dimostri coraggio e coerenza, e rinunci alla poltrona. Applichi a se stessa le regole che vuole applicare agli altri e salti il giro. Non si senta al di sopra di tutto e non faccia quello che le pare. Dia una bella dimostrazione di dignità e rifiuti la poltrona che non si è guadagnata! Troverà altro da fare, ne siamo tutti sicuri...»
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