La sua antologia ha formato generazioni di studenti (alzi la mano chi non ha studiato sul Pazzaglia?). A San Mauro il suo nome viene ricordato per avere elevato gli studi su Giovanni Pascoli, e probabilmente tra qualche anno una piazza o un luogo della cultura sarà intitolato a suo nome. Lui è Mario Pazzaglia, ricordato domenica scorsa alla Torre in un convegno a un anno dalla scomparsa. A promuovere la giornata l’Accademia Pascoliana, attualmente guidata da una sua allieva dell’ateneo bolognese, Daniela Baroncini, che in prima persona si è spesa nel chiamare a raccolta studiosi da tutta Italia per un omaggio al maestro.
Presente in sala anche la moglie Tina, accompagnatrice fissa del professore quando veniva a San Mauro, insieme ai figli Maria e Alberto. E proprio la figlia Maria (nella foto) ha ricordato al Corriere Romagna la passione e l’impegno del padre per gli studi pascoliani. “San Mauro era diventata la sua seconda patria, tanta era la dedizione e la passione per quello che faceva. Era un uomo libero che credeva nella conoscenza. Negli ultimi anni della sua vita, quando le condizioni di salute si erano fatte precarie, recitava a memoria la poesia del Pascoli e la Divina Commedia. I suoi totem letterari di una vita”.
San Mauro in effetti gli deve molto, tanto che nel 1992 gli conferì la cittadinanza onoraria. Come ha ricordato il sindaco Luciana Garbuglia, in uno scritto letto dal vicesindaco Cristina Nicoletti, “quando mi insediai nel 1995 il primo impatto fu di timore per la levatura del personaggio, che avevo conosciuto attraverso la sua antologia. Lui fu molto accogliente e generoso nei consigli, tanto che si stabilì sempre un ottimo rapporto tra Accademia Pascoliana e amministrazione comunale nelle iniziative culturali”. Accademia che Pazzaglia guidò per 18 anni (1987-2005), in un fermento di iniziative che videro San Mauro in prima linea nello sdoganare la figura del Pascoli quale “solo” poeta del fanciullino e delle semplici cose. “Promosse con energia la diffusione e la conoscenza del poeta attraverso conferenze, letture di poesia, convegni, lezioni nelle Scuole superiori della Romagna, premi per tesi di laurea e dottorato – ha affermato Daniela Baroncini - oltre a innumerevoli pubblicazioni e molteplici attività editoriali, tra cui l’ideazione della “Rivista Pascoliana”, la Collana di studi pascoliani pubblicati dall’Editore Pàtron, e la Commissione per l’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Pascoli istituita nel 1996, di cui Pazzaglia fu primo presidente”.
Le relazioni dei diversi studiosi del convegno saranno raccolte in un numero speciale della Rivista Pascoliana pubblicata nel 2019.
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