Se a San Mauro Pascoli chiedi di William Pollarini ti rispondono in tre. Se chiedi di Wolly ti rispondono quasi tutti. Se a Wolly aggiungi quello che gestiva il Divinopolis ti rispondono tutti. Perchè il sammaurese purosangue a nome e cognome aggiunge anche l’appellativo. È parte del suo Dna, come le casate nobiliari d’un tempo.
La biografia di Wolly racconta un pezzo di storia del paese: lavoro nelle scarpe in giovane età, gestione del bar, chiusura del percorso in una grande industria del paese. Insonne per antonomasia, il suo lungo peregrinare negli orari dell’oscurità lo ha portato a ideare un fantasy che ora è divenuto un libro. “Una di tre” è il titolo del suo primo romanzo edito da Il Ponte Vecchio, volume che sarà presentato in anteprima martedì 25 ottobre alle ore 21.00 presso l’Uva Nera a San Mauro Pascoli.
“Ho impiegato quattro anni per scriverlo, con l’aggiunta di altri tre per l’uscita del libro, per tutta una serie di vicissitudini – ha detto al Corriere Romagna Pollarini – La storia è un fantasy, con tinte di horror e thriller, allietate in alcuni passaggi da una buona dose di humour. Racconta la storia di una dea cacciata da un regno immaginario, destinata a vivere da sola e divenire una killer spietata. Questo fino a quando non incontra una persona che cambia la sua vita. Di fatto ho utilizzato questo genere letterario per raccontare l’eterno conflitto tra il bene e il male”.
La storia è un’opera di fantasia che non disdegna alcune incursioni nella biografia dell’autore con attinenza al suo paese. “Ci sono alcuni pezzi della mia vita per lo più legati ai passaggi che strappano un sorriso. Ho cercato di utilizzare un linguaggio parlato per rendere più scorrevole il testo. Confesso di non avere mai letto un libro per intero e francamente mai avrei immaginato di vedere il mio nome sulla copertina di un volume. E invece le cose sono andate in maniera imprevedibile: questa storia è divenuta parte di me, mi ci sono buttato a capofitto con le frasi che mi arrivavano di getto davanti alla tastiera”.