di Piero Maroni
MITI E LEGGENDE DELL' ANTICA GRECIA
INTRODUZIONE
Sin dai tempi più remoti della storia il genere umano ha avvertito inderogabile il bisogno di trovare risposte alle sue passioni, alle sue debolezze, insomma, al mistero in cui si cela la sua presenza nel mondo che conosciamo.
È da questa antica necessità che sono nati i miti, parola di origine greca che significa racconto o narrazione. La parola “mito” deriva infatti dal greco “mythos” che significa racconto. Con questa antica modalità narrativa, gli uomini cercavano di spiegare come è nato l’universo, l’uomo, i suoi comportamenti e quanto accade intorno ad esso nel mondo reale.
Erano storie che nei tempi di allora erano spesso considerate sacre e, con un forte carattere fantastico, narravano vicende impossibili alle quali però gli antichi abitanti della Grecia credevano fermamente.
Prima della scienza e ancora prima delle religioni, c'erano appunto solo i miti e le leggende, tramandati oralmente da antiche generazioni. Oggi li vediamo come finzione, ma in passato i miti erano un modo per spiegare i fenomeni naturali che circondavano l'umanità e offrire una risposta alle domande universali che tutt'oggi ancora ci affascinano.
Il mito rivestiva un’importanza particolare nell’antica Grecia. Per esempio, attraverso questi racconti si riuscivano a spiegare eventi che le persone non erano in grado di interpretare all'epoca, come la malattia, i fenomeni della natura e la creazione dell'universo ed avevano sempre una morale, spesso raccontavano della lotta tra il bene e il male.
Inoltre, sono serviti a istruire le persone, al mantenimento dell'ordine sociale e a sviluppare la cultura del tempo.
I popoli dell'antichità inventavano continuamente miti che avevano per tema la storia del mondo, le origini delle creature, il rapporto tra uomo e divinità e il mistero della vita e della morte.
Originariamente, si ritiene siano nati tra il IX e l’VIII secolo avanti Cristo, i miti erano raccontati e tramandati per via orale, esistevano narratori specializzati preposti a questo scopo, erano gli anziani, gli uomini colti, i capitribù, i sciamani e i sacerdoti. In occasioni particolari la comunità si riuniva attorno a queste figure per ascoltare la storia delle storie del mondo.
Racconto dopo racconto i miti si modificavano, si aggiungevano nuovi particolari, si ampliava il racconto o lo si modificava a secondo del narratore ed è per questo che si spiega perché di una stessa storia se ne conoscono più e diverse versioni.
Nel mito greco tutto è possibile, gli dei si rivelano agli uomini o si uniscono e si mescolano con essi sotto falso travestimento, i boschi e le acque sono popolate da creature dalla doppia natura, alle guerre e alle imprese più straordinarie partecipano eroi figli di un mortale e una divinità, personaggi questi dotati da forza, intelligenza e bellezza straordinarie.
Gli dei greci erano immortali ed avevano aspetto e sentimenti umani, venivano spesso invocati e venerati perché fossero ben disposti nei confronti degli uomini in quanto ritenevano che le loro stesse vite fossero manifestazioni naturali interamente dipendenti dal volere divino.
Generalmente, i rapporti tra dei e uomini erano amichevoli, ma gli dei riservavano severe punizioni ai mortali che avevano particolari ambizioni in particolare o esibivano comportamenti inaccettabili come autocompiacimento o soverchia ambizione, oppure sfoggiavano eccessive ricchezze.
Queste storie sono piene di personaggi affascinanti e di eventi straordinari e, assai sovente, hanno anche una morale o un insegnamento nascosto.
Questi racconti che inizialmente furono composti e diffusi in una forma poetica e compositiva orale, sono invece giunti fino a noi principalmente attraverso i testi scritti dalla tradizione letteraria greca, in particolare Omero ed Esiodo ed hanno avuto un impatto sulla filosofia e sulla scienza.
Tutta la cultura occidentale, anche in epoca moderna, è stata influenzata dalla mitologia greca, tante opere d'arte sono state ispirate dalla quella mitologia, si pensi alla letteratura, alla pittura, alla musica e al cinema.
La figura più importante della mitologia greca è Zeus, il re degli Dei, spesso raffigurato mentre brandisce un fulmine. Zeus vive sulla cima del monte Olimpo insieme a sua moglie, Era, regina degli Dei.
Zeus governa il mondo in accordo con i suoi fratelli: Poseidone, signore degli abissi marini, e Ade, che regna sull’Oltretomba. Zeus ha numerosi figli, alcuni sono legittimi, come Ares, il Dio della guerra, altri sono nati fuori dal matrimonio: Zeus infatti tradisce spesso la moglie Era con altre divinità.
Tra i figli illegittimi di Zeus ci sono Artemide, Dea della caccia, e Apollo, Dio dell’arte e della profezia. A volte Zeus si unisce anche a donne mortali, generando semidei: uomini con poteri divini.
Il semidio più famoso è Eracle, l’eroe dalla forza sovrumana, ma ci sono molte altre figure importanti nella mitologia greca. Afrodite, Dea dell’amore e della bellezza, nata dalla schiuma del mare. Atena, Dea della saggezza, scaturita dalla testa di Zeus durante una forte emicrania. Hermes, Dio dei ladri e dei viandanti, che porta un elmo alato e un bastone intrecciato di serpenti.
Gli dei dell'Olimpo infatti, benché potenti ed immortali, assumono forme e comportamenti tipici dei comuni mortali: si innamorano, si arrabbiano, sono colti da invidie e litigano come qualsiasi essere umano.
I greci pensavano infatti che ogni sentimento, azione o evento naturale, fosse attribuibile al volere di una specifica divinità, la quale interagiva a suo piacimento negli affari del mondo terrestre.
Le divinità greche descritte da Esiodo e Omero avevano forma umana e grande bellezza, benché fossero spesso gigantesche e sovrumane. Mangiavano, bevevano, dormivano, avevano relazioni sessuali fra loro o anche con creature umane, vivevano come famiglie, seducevano e violentavano. Benché ritenute sacre e immortali, erano capaci di ogni tipo d’inganno e delitto. Potevano muoversi fra il genere umano sia in maniera visibile che invisibile.
Ciò premesso, si andrà con la solita cadenza settimanale, a raccontare quelle che, ovviamente a livello soggettivo, si ritengono fra le più belle leggende della Grecia antica, capaci ancora oggi di attrarre l'interesse di tanti lettori amanti di racconti ricchi di fascino, poesia e avventura.
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