Carlo Galli (accusa) - Antonino De Francesco (difesa)
Giovedì 10 agosto ore 21,00- Villa Torlonia San Mauro Pascoli (Fc)
Il Processo in diretta sulla pagina facebook di Sammauroindustria
Anche Giovanni Pascoli processò la Rivoluzione Francese
Tutto pronto per il Processo del 10 agosto a San Mauro Pascoli che vedrà salire sul banco degli accusati uno degli avvenimenti centrali della storia a cavallo tra due secoli: la Rivoluzione Francese. Portatrice di libertà, uguaglianza e fraternità oppure fondamento dell’impero e incapace di risolvere le ingiustizie sociali?
Appuntamento giovedì sera (inizio ore 21) alla Torre di Pascoliana memoria a San Mauro Pascoli in compagnia dell’evento che da 23 anni allieta l’estate nella riviera romagnola grazie alla capacità di unire spettacolarità insieme all’alta competenza dei relatori. A promuoverlo l’associazione Sammauroindustria.
A guidare l’accusa sarà il politologo dell’Università di Bologna Carlo Galli, mentre la difesa della Rivoluzione Francese è affidata ad Antonino De Francesco ordinario di Storia moderna presso l’Università degli studi di Milano.
Presidente del Tribunale Gianfranco Miro Gori, fondatore del Processo e direttore di Sammauroindustria. Il verdetto del Processo viene emesso dal pubblico presente munito di paletta. L’ingresso è libero.
Il Processo sarà trasmesso in diretta sulla pagina facebook di Sammauroindustria e sul Canale 81 del digitale terrestre in Emilia Romagna.
Anche Giovanni Pascoli “processò” la Rivoluzione Francese
Lo scenario del Processo è sempre la Torre di pascoliana memoria a San Mauro Pascoli, luogo dal forte carico simbolico, amministrata da Ruggero Pascoli, padre di Giovanni Pascoli, ucciso da ignoti proprio il 10 agosto del 1867. Un fatto che segnò la vita del giovanissimo Pascoli tanto da condurlo sulla via di una giovinezza turbolenta e ribelle, contrassegnata dall’impegno politico. E proprio negli anni della sua militanza anarchica, quand’era giovane studente all’università di Bologna, Giovanni Pascoli si imbatté con la Rivoluzione Francese. L’esame era di storia Moderna con il professor Francesco Bertolini, tra i massimi esperti della materia del tempo. Il giovane studente si presentò all’esame con una tesina sulla rivoluzione francese, nella quale, da anarchico qual era, formulò una critica da sinistra. Affermando che aveva tradito le sue promesse di rivoluzione sociale. In sostanza una condanna tout court con tanto di applausi dei presenti. Che il professor Bertolini non gradì asserendo che sarebbe diventato un buon giornalista ma non certo uno storico. Anni dopo tra i due sarebbe arrivato un avvicinamento tanto che Pascoli, in età matura, docente di letteratura all’ateneo bolognese, commemorò Bertolini nel 1909 davanti al feretro.
Questo il punto di vista di Pascoli più di un secolo fa. Il verdetto giovedì 10 agosto invece sarà decretato dal pubblico.
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