MILANO – (3 Maggio 2005) – Stile, portabilità e grandi personaggi della musica e dello spettacolo. Sono la ricetta del successo della griffe Vicini, marchio tra i più noti nel panorama calzaturiero internazionale, guidato dal designer Giuseppe Zanotti. Di seguito riportiamo un articolo pubblicato sull’inserto di Repubblica, “Affari&Finanza”, in data 25 aprile scorso, dal titolo “Quando marchio e strategie sono a prova di crisi” a firma di Laura Asnaghi.
«Chi l’ha detto che il lusso in tempo di crisi è destinato a soccombere? “Io, i miei sandali gioiello da 500 euro in su, li vendo benissimo”. Giuseppe Zanotti è uno dei grandi couturier della calzatura di lusso noto in tutto il mondo con il suo marchio Vicini. Zanotti, con le sue scarpe, ha affascinano il bel mondo delle cinema e delle rock star. Halle Barry ma anche Paris Hilton, Christina Aguilera, Beyoncé, Britney Spear e le Destiny Child calcano le scene con i suoi sandali. “Il segreto? Un sandalo non deve essere solo bello e superfashion. Se non è comodo le clienti ti tradiscono”. Rischio che Zanotti non corre perché lui cresciuto a San Mauro Pascoli, in Romagna, terra di prestigiosi artigiani calzaturieri, ha una passione innata per la scarpa “che deve essere bella e accarezzare il piede”. Nonostante la spietata concorrenza della Cina, in grado di riprodurre qualsiasi cosa a prezzi imbattibili, il lusso "made in Italy" è ancora vincente. “Per non soccombere occorre avere uno spirito internazionale e una grande tenacia nel sostenere i propri progetti” sostiene Zanotti che, nel ‘94, dopo 15 anni di lavoro negli uffici stile di grandi aziende, si è messo in proprio, acquisendo l’azienda di Giorgio Vicini. “Siamo partiti da 12 dipendenti — racconta — e, sviluppando la grande tradizione artigiana di questa azienda, oggi siamo arrivati ad avere 300 dipendenti, distribuiti in tre realtà produttive”. Uno sviluppo che oggi si traduce in un fatturato di 45 milioni di euro, 350 mila paia di scarpe l’anno e un piano di aperture negozi in continua evoluzione. Le boutique nel mondo sono una trentina (di proprietà e non), a cui si vanno aggiungere nuove aperture a Parigi (in rue Saint Honoré con il nome “Giuseppe Zanotti design”), a Milano (in via Montenapoleone), a Dubai e, tra poco, anche a Kuala Lumpur e a Giacarta. Zanotti fa le scarpe alle rock star e le affascina con modelli molto creativi. Granchi, pesci, serpenti realizzati con pietre preziose e materiali morbidi e antiallergici, sono i cavalli di battaglia di questo couturier italiano che qualche anno fa si è imposto a livello mondiale con il sandalo decorato con un gioiello a forma di lisca di pesce. “È stato un best seller. Ne ho venduti 11 mila paia”, ricorda Zanotti che per mantenere alto il suo giro d’affari punta molto sull’estero dove realizza il 90 per cento del suo business. L’America e tutto il Far East, rappresentano i mercati privilegiati del marchio Vicini. E come dice Zanotti: “per ogni mercato c’è una ricetta personalizzata”. E spiega: “In Giappone, le donne amano le scarpe basse che calzano alla perfezione, mentre le signore d’Oltreoceano, che frequentano Rodeo Drive, adorano le scarpe con tacco alto e generosi décolleté. È evidente che per ogni realtà occorre proporre un modello che sia rispettoso della cultura e delle tradizioni locali”. Zanotti crede nell’alta moda della calzatura, nelle scarpe fatte con sapienza artigianale, ma è anche un grande fan della creatività. “Viaggio molto, sono spesso all’estero, New York, Tokyo, Mosca e sono attentissimo a quel che avviene dal mondo musicale — spiega — ho una ricca collezione di dischi e mi piace moltissimo studiare le copertine dei vecchi 33 giri, veri capolavori di grafica e di design”. E questo spiega perché molte delle sue scarpe si ispirano al glittering di David Bowie allo stile hippies di Janis Joplin o alle tracolle delle chitarre di Jimi Hendrix. Zanotti viaggia, gira il mondo, va a caccia di idee, ma poi per realizzare i suoi progetti torna a casa, in Romagna, dove ha la sua azienda e una grande famiglia: la moglie Cinzia Casadei (altro nome che conta nel settore della calzatura), due figli maschi (di 10 e 11 anni), due cani, due pappagalli e una casa con tanti quadri del Seicento e un fiume di fotografie che raccontano la sua storia familiare affettiva. Intanto è in partenza per la Russia che adora i suoi tacchi alti.» (Da “Affari&Finanza”, 25 aprile scorso, dal titolo “Quando marchio e strategie sono a prova di crisi” a firma di Laura Asnaghi).
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