Nubi fosche si abbattono sul distretto calzaturiero di San Mauro. A dirlo è il recente Rapporto dell’Economia anno 2018 sul territorio di Forlì-Cesena, che allarga l’orizzonte anche al periodo in corso. Nel capitolo sulle calzature, che interessa quasi esclusivamente il Rubicone, le previsioni per il 2019 parlano di “aspettative negative per quanto riguarda la dinamica di produzione, fatturato e occupazione. Stabilità per gli ordinativi”. Dunque, un 2019 sotto il segno “meno”.
Così come è stato il 2018, sempre secondo il focus redatto dall’ufficio studi della Camera di Commercio della Romagna. I dati evidenziano una riduzione della produzione industriale del -3,9% con l’utilizzo degli impianti dell’80,1%, così come un calo del fatturato sceso del -1,7%. Stabile è stata la domanda (+0,3%), con quella interna che ha subito una contrazione (-1%), quella estera invece aumentata con un +5,4%. In diminuzione anche il numero degli addetti con un -1,5%, con la componente operaia che ha sfiorato una riduzione di poco inferiore ai due punti (-1,9%).
Tutto questo in un comparto che conta 246 imprese attive, in leggera riduzione rispetto all’anno precedente (-1,6%), con oltre 4mila addetti. La dimensione media delle aziende calzaturiere è di 16,5 addetti. La tipologia vede per il 57,3% ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 23,6%. Alto il peso del calzaturiero nel panorama manifatturiero provinciale, tanto da rappresentarne il 6,8% delle imprese e il 10,8% degli addetti.
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