SAN MAURO PASCOLI – (16 Dicembre 2005) - «Sono passati appena venticinque anni, eppure quelle immagini sembrano appartenere a un mondo molto lontano nel tempo. Fatte di fabbriche occupate, la Torre in pietoso stato di abbandono, una agricoltura prevalentemente manuale, sigle politiche che oggi non compaiono più (Pci e Dc). Tutto questo si trova nel film “Oltre la scarpa”, un reperto video girato nel 1980 in super8 dall’Arci, presentato pubblicamente a San Mauro nei giorni scorsi. Un video che testimonia il passaggio della comunità sammaurese da paesello contadino a industriale, con sullo sfondo tutta una serie di vicende nazionali e internazionali che proprio in quell’anno avevano fatto sentire i loro effetti anche nei paesi di provincia: la strage di Bologna, l’Affare Pecorelli, il calcio scommesse, l’inflazione al 22%. Vicende che non potevano passare inosservate in un paese in pieno boom economico come San Mauro. “Quel video era nato con un intento politico ben preciso – spiega Piero Maroni, in quegli anni iscritto al Pci, in prima fila in quell’iniziativa – stimolare un dibattito che in paese mancava e che una rivista da noi fondata, “Il Papavero”, non era riuscita a realizzare. Ci trovavamo di fronte a una strana situazione: da una parte a un paese tutto preso dal lavoro, per lo più nel settore calzaturiero, scandito dal rumore dei martelletti anche nelle ore notturne quando la gente si portava il lavoro nel proprio domicilio; dall’altra alla mancanza di un dibattito politico che non riusciva a decollare, malgrado alcune ingiustizie sociali fossero sotto gli occhi di tutti, e che noi a sinistra cercavamo in tutti i modi, a volte anche provocatori, di portare avanti”. Il risultato è questo reperto di circa un’ora sulla San Mauro di 25 anni fa che ricostruisce la nascita dell’economia sammaurese mettendo di fronte i tanti paradossi di quegli anni: i tanti operai che faticavano ad arrivare alla fine del mese e le tante ville che nascevano; una Torre abbandonata a se stessa in quanto simbolo di lotte contadine per le terre andate male; un Pascoli in piena rivalutazione negli studi ma poco conosciuto dagli stessi sammauresi. “Originariamente di questo film ne furono fatte due copie – continua ancora Maroni – la prima, corredata di audio, però andò persa, la seconda era senz’audio ed è quella rimasta a noi. Al di là della qualità del video, rimane l’importanza di un documento che testimonia una particolare fase storica del paese, e che può essere compreso solo immergendosi in quegli anni”.» (Tratto da Il Ponte di Rimini, 11 dicembre 2005, “Quel film oltre la scarpa”, a firma di Filippo Fabbri)
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