La Torre nella storia. È il tema al centro della mostra promossa dal Museo di Casa Pascoli, dal 17 aprile al 17 luglio. “Tempio di Giove, residenza malatestiana, tenuta papale”, questo il titolo dell'esposizione, ripercorre il percorso della tenuta della Torre dall’antichità fino al Settecento. L'inaugurazione è prevista sabato 17 aprile alle 16,00 con la presentazione della mostra nella Biblioteca comunale, alle 17,00 la visita a Casa Pascoli.
La Torre (Villa Torlonia) da sempre è un luogo misterioso ed affascinante della memoria pascoliana, ricco di storia. Si tratta di un’area abitata sin dall’antichità, come testimoniano i numerosi, anche se frammentari, reperti archeologici qui rinvenuti.
Sulla base degli studi pubblicati da Susanna Calandrini e da Oreste Delucca - che per primi hanno approfondito le ricerche sul territorio di San Mauro e che interverranno in occasione dell’inaugurazione - sono stati individuati e richiesti in prestito materiali e documenti preziosi che andranno ad illuminare secoli di storia. Secoli nei quali l’area della Torre ha avuto un ruolo di primaria importanza: da antico tempio di Giove in età romana, come vuole la tradizione locale, secondo la quale Cesare si sarebbe fermato proprio qui in preghiera dopo l’attraversamento del Rubicone nel 49 a.C., a Corte altomedievale attestata sin dall’anno Mille, quando Giovedia, questo è il toponimo che nelle carte individua il possedimento fondiario della Torre, è dotata di castello, con fondi, casali e pertinenze. Ancora più antica è l’attestazione della chiesa di San Pietro in Salto, adiacente alla Torre, risalente addirittura al 1033.
Antichi manoscritti, carte topografiche ed immagini guideranno il visitatore attraverso un percorso espositivo che ripercorrerà le fasi salienti dell’evoluzione della Torre di San Mauro, quale luogo strategico del nostro territorio: dai Parcitadi ai Malatesta, quando parte di questo complesso fortificato sarà di Antonia da Barignano, madre di Sigismondo Pandolfo Malatesta, fino al periodo di dominazione degli Zampeschi, famiglia originaria di Forlì, che si alternerà nella proprietà dei due Feudi di San Mauro e Giovedia, a quella dei Riario Sforza.
Tra i documenti di maggior pregio, per la prima volta esposti al pubblico, vanno segnalati gli Statuti di San Mauro, esemplare manoscritto del 1522 e la guarnitura di Brunoro Zampeschi, Signore di Giovedia fino al 1578.
L'inaugurazione. Sabato 17 aprile alle 16,00 presso la Biblioteca comunale di San Mauro Pascoli presentazione della mostra con interventi di Gianfranco Miro Gori, Sindaco di San Mauro Pascoli, Manuel Buda, Assessore alla Cultura, Rosita Boschetti, Curatrice della mostra, nonché relazioni di Susanna Calandrini e Oreste Delucca. Alle 17,00 presso il Museo Casa Pascoli inaugurazione della mostra a cui seguirà un rinfresco in collaborazione con il Centro Sociale I Sempra Zovan. Saranno presenti la compagnie di sbandieratori medievali San Michele di Gatteo e Brunoro II di Forlimpopoli.
Info. La mostra sarà aperta con gli originali dal 17 aprile al 17 luglio 2010, con ingresso libero, nei giorni ed orari di apertura del museo.
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