Zicchetti, nuove ipotesi sull'omicidio Pascoli

Spazio anche alla cultura e alla storia di San Mauro alla Fira de Bagòin. Nella giornata di domenica scorsa c’è stata la presentazione del volume del sammaurese Giorgio Zicchetti, “De Sancti Mauri Castro et Giovedia”, insieme a MiroGori. Terzo libro dell’attivo volontario dei luoghi pascoliani, il volume racconta un immaginario dialogo tra Zicchetti e il grande Giovanni Pascoli.

“Il leit motiv dei libri ad oggi pubblicati da Zicchetti è la comunità sammaurese e il suo amore per essa – ha detto Gori – Un amore che traspare anche nell’ultimo volume, dove si immagina un dialogo tra l’autore e Giovanni Pascoli. Due i temi al centro della narrazione: la storia di San Mauro attraverso i secoli e l’omicidio di Ruggero Pascoli, evento che ha segnato la vita del figlio Giovanni. L’atteggiamento della comunità sammaurese nei confronti del poeta è passato da un mix di omertà e ostilità, a un tentativo di recupero nel corso degli anni, come voler espiare un senso di colpa”.

E sempre sull’omicidio di Ruggero ha parlato Zicchetti: “Nel volume racconto due versioni: quella più accreditata e in un certo senso ufficiale, e la mia che esce dai canoni per una serie di dettagli. Penso per esempio al calesse che arrivò in centro a Savignano con la vittima. Ruggero Pascoli fu colpito da una pallottola in fronte, eppure il calesse in tutti i racconti non porta segni di sangue. Come è possibile tutto ciò?”.

Per saperne di più e aprire nuovi interrogativi su uno dei noir più celebri d’Italia, non resta che leggere il volume, sperando magari che un qualche regista si innamori della storia e gli dedichi un film. D’altronde se hanno messo in pellicola Giacomo Leopardi, come non sperare anche nel Pascoli, magari quello giovanile che sognava la rivoluzione?