Quarantotto cittadini e aziende di San Mauro Pascoli, tutti nelle vicinanze del sito in cui dovrebbe sorgere il nuovo maxi allevamento intensivo, sito in via Cagnona n. 1330, hanno presentato, a proprie spese, ricorso al TAR dell’Emilia Romagna, citando in giudizio, fra gli altri, la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Forlì-Cesena, l’Unione Rubicone e Mare, il Comune di San Mauro Pascoli, Arpae e la Società Agricola Circuito Verde srl, al fine di evitare la costruzione del maxi-allevamento di circa 14.500,00 mq che alleverà circa 1.500.000 di polli all’anno.
I cittadini, infatti, non hanno avuto altra scelta, se non quella di ricorrere al TAR, visto che il Comune di San Mauro Pascoli non li ha minimamente coinvolti prima di approvare il progetto, tenendolo sotto traccia per anni. Sia il Comune che la Regione Emilia-Romagna non hanno dato loro modo di confrontarsi, non rispondendo neppure alle loro richieste scritte, seppur il Comitato “Lasciateci Respirare.San Mauro Pascoli.Stop Allevamenti intensivi” e i numerosi cittadini dallo stesso rappresentati, scoperta la notizia, molto preoccupati di questo progetto, avessero chiesto un confronto alle Amministrazioni, confronto tutt’ora non concesso.
Anche la “Commissione di Vigilanza per la salvaguardia dell’ambiente, la tutela del territorio, la salute pubblica e il benessere animale”, istituita nell’ultimo consiglio comunale del 15.02.21 non è altro che uno “specchietto per le allodole”, in quanto i cittadini andavano informati ed ascoltati prima che il progetto venisse approvato e diventasse definitivo.
Inoltre sono state violate le norme sulla pubblicazione del progetto ai fini della partecipazione procedimentale.
I ricorrenti, infatti, non sono stati messi in grado di partecipare e di proporre osservazioni, perché il progetto pubblicizzato era un embrione incompleto, approssimativo e diverso da quello che è stato poi effettivamente sottoposto alla Conferenza dei Servizi, valutato ed approvato. Dopo la pubblicazione dell’Avviso di partecipazione e la scadenza del termine per osservazioni, Arpae ha convocato la Conferenza istruttoria che nella sua prima seduta ha rilevato oltre 60 profili in cui il progetto richiedeva di essere integrato, corretto o modificato.
L’Agenzia ha quindi convocato la Conferenza decisoria dell’esame del progetto integrato e modificato dal proponente, ma senza disporre alcuna riapertura della fase di partecipazione del pubblico.
Qui sono in gioco la qualità della vita e la salute di migliaia di cittadini e persone, ponendo una grande ipoteca per il futuro di un intero territorio e dell’ambiente.
PARE DOVEROSO, peraltro, segnalare, che il Comune di San Mauro Pascoli ha deciso di difendersi davanti al Tar -mettendosi contro i suoi stessi cittadini, che invece avrebbe dovuto proteggere non autorizzando l’allevamento intensivo che è considerato un’industria insalubre di primo grado- e ha affidato l’incarico ad uno studio legale pagando il compenso con i soldi dei cittadini di San Mauro Pascoli, che di tutto questo ancora una volta non sono stati informati; questa cosa non è stata detta neppure nell’ultimo consiglio comunale del 15 febbraio del 2021. Sarebbe stato invece doveroso, anche in questo caso, avvisare e coinvolgere la cittadinanza!
INOLTRE: dall’atto depositato al TAR dall’Unione Rubicone e Mare (sul quale il nostro Sindaco, nell’unico incontro con il Comitato, aveva scaricato la responsabilità del progetto di maxi allevamento intensivo) constatiamo che è proprio il nostro Sindaco, Luciana Garbuglia, il Presidente dell’Unione Rubicone e Mare! Evviva la trasparenza!
Così quarantotto liberi cittadini Sanmauresi, tutti firmatari del ricorso, si son sentiti in dovere di intervenire, anche economicamente, affrontando tutte le spese necessarie, sostituendosi all’Amministrazione comunale nella battaglia per la tutela e difesa di principi basici come quelli della salute e la salvaguardia dell’ambiente, per garantire alle nuove generazioni il mantenimento e il miglioramento della qualità della vita, dell‘ ambiente e del territorio del Paese in cui vivono.
Stiamo vivendo una fase storica molto difficile, il COVID 19 ha dimostrato come l’eco sistema in cui viviamo sia fragile ed è necessario intervenire adesso per garantire un futuro al nostro pianeta.
Il governo Draghi sta preparando tutti gli strumenti per realizzare la transizione ecologica”. Infatti attraverso il Recovery plan si realizzerà una rivoluzione economico ambientale il cui risultato finale sarà fermare e ridurre i livelli di inquinamento e contaminazione che hanno raggiunto livelli assolutamente preoccupanti.
Per cui ad oggi non ci capacitiamo di come mai il Comune di San Mauro Pascoli, l’Unione dei Comuni del Rubicone e la Regione Emila-Romagna, abbiano sposato questo progetto anti-ambientalista, insalubre, rischioso per la salute dei cittadini e soprattutto in contrasto con le linee europee della NextGenerationUE, dirette, anche, a trasformare negli anni seguenti il territorio europeo in un area a zero emissioni.
(Presidente e legale rappresentante del Comitato "Lasciateci Respirare.San Mauro Pascoli.Stop Allevamenti intensivi")
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