Si chiamano Sofia Gobbi e Giulia Provvedi. Studentesse, questa mattina hanno raccontato la loro esperienza nel progetto “Promemoria Auschwitz” che le ha portate a visitare i terribili campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Lo hanno fatto sul palco in piazza Mazzini, in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile, insieme al sindaco Garbuglia e all’Onorevole Enzo Lattuca.
Una esperienza forte la loro. Come ha raccontato Sofia. “Prima di partire per il viaggio mi hanno dato un biglietto con scritto ‘Cosa c’entra il nazismo con me oggi?’. Un po’ perplessa, l’ho messo nella cover del cellulare. Dopo avere visto cosa sono stati Auschwitz e Birkenau ho provato tanta rabbia in corpo, mi chiedevo come fosse stato possibile tutto ciò. Ecco, lì ho capito che quei luoghi c’entrano ancora qualcosa con me, oggi bisogna fare in modo che situazioni simili non capitino mai più”.
Poi Giulia. “Quando sono partita mi dicevano, guarda che questo viaggio ti cambierà. Pensavo a una frase scontata, e invece qualcosa dentro si è spezzato in me. Vedere, toccare, respirare quei terribili luoghi è un’altra cosa. Sono tornata diversa, non dimenticherò mai questa esperienza”.
Il sindaco Garbuglia ha sottolineato il peso della memoria, lontano dalla nostalgia. Citando Umberto Eco, “la memoria è come un muscolo, va allenata. Oggi non dobbiamo dare nulla per scontato, tanto meno i valori dell’antifascismo che sono ancora attuali”.
Infine Enzo Lattuca, ex parlamentare. “Il 25 aprile è la festa di tutti, la festa della liberazione da una dittatura che tra il 1940 e il 1945 portò alla morte 400mila persone, un terzo civili. Oggi ci dicono che il fascismo non c’è più: non è vero. Oggi si presenta sotto forme diverse, dall’intolleranza al razzismo, dall’innalzamento dei muri alla negazione dei valori di uguaglianza. Bravo il Comune di San Mauro a negare piazze e luoghi per manifestazioni a movimenti che esplicitamente si richiamano al fascismo”.
Filippo Fabbri
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