La Romagna, oltre che aver dato i natali a importanti poeti in lingua italiana, uno per tutti Giovanni Pascoli, è, per opinione unanime, uno dei luoghi centrali della poesia in dialetto. Dopo gli inizi con Olindo Guerrini, Aldo Spallici e altri di valore, nel secondo dopoguerra debutta in poesia Tonino Guerra che è all'origine di una rinascita neodialettale. Nondimeno occorrerà attendere gli anni Settanta per una legittimazione definitiva. Sancita dalla pubblicazione di I bu con la prefazione assai autorevole di Gianfranco Contini. A cui tenne dietro un'autentica esplosioni di notevoli poeti: la cosiddetta prima generazione della poesia neodialettale. Ad essa hanno fatto seguito una seconda e una terza.
Allora: come si colloca San Mauro in questo contesto? Anzitutto ha dato i natali, come è noto, a Pascoli. Niente di che, se non fosse che il Poeta ha legato indissolubilmente il suoi versi al paese natio un dì abbandonato, facendone la fonte della sua creatività, plasmata sul desiderio di ritornare. A chi volesse approfondire questo argomento, mi permetto di suggerire il volume Il ritorno annunciato (Il Ponte Vecchio) di chi scrive, Rosita Boschetti, Piero Maroni.
In secondo luogo i sammauresi si sono molto adoperati per il loro Poeta. Ne hanno trasformato la casa natale nel museo Casa Pascoli: un vero luogo dell'anima che accoglie ogni anno migliaia di visitatori paganti. Negli anni Ottanta hanno dato vita all'Accademia Pascoliana che cura studi, ricerche e spettacoli dedicati al Poeta. All'alba del nuovo secolo è nata Sammauroindustria che ha la “missione”, tra l'altro, di conservare e promuovere la memoria del Poeta; e subito ha istituito il Premio Pascoli in lingua e dialetto che ha visto la partecipazione dei migliori poeti italiani. Non solo. Esiste anche un concorso riservato a tesi di laurea e di dottorato, ovviamente dedicate al Poeta. L'amministrazione comunale promuove “Il Giardino della poesia” che, organizzato da Sammauroindustria, si svolge nei luoghi pascoliani: Casa Pascoli e la Torre. Nonché da quest'anno un Premio Pascoli riservato ai cantautori che collega poesia e musica d'autore, organizzato dal Mei di Faenza. E, da ultimo ma certo non meno importante, il 21 marzo scorso, giornata mondiale della poesia, il festival Multiversi, organizzato da Roberto Mercadini e l'associazione Mikrà.
Esiste pure, a San Mauro, un consistente gruppo di autori che scrivono in dialetto e in lingua. Avendone stabilito l'elenco in Il nostro paese. Minilessico della sammauresita, che ho scritto con Roberto Arnone, ad esso rimando. Resta senza risposta la domanda: a fronte di tanti scrittori, quanti i lettori?
Gianfranco Miro Gori